Si vuole qui evidenziare, in una chiave sociologica, i tratti costitutivi della città di Milano. Da sempre la metropoli è nodo, porta di accesso dell’intero Paese all’economia globale, e la sua polisettorialità è diventata il tratto distintivo che le ha permesso di attrarre flussi di persone, merci e risorse dall’esterno. La città, tuttavia, vive una forte contraddizione. Da una parte, geograficamente e politicamente, Milano si colloca all’interno della dorsale di sviluppo urbano – la cosiddetta Blu Banana – che collega molte delle capitali dal sud al centro-nord dell’Europa, dall’altra, è una città relativamente piccola rispetto a molte altre capitali europee ed è comunque una second city, al pari di Birmingham, Barcellona, Lione con conseguenze soprattutto sulla capacità di egemonia politica. Nonostante questo rimane il fatto che, da sempre, Milano è riuscita continuamente a trasformarsi nel tempo come modello di innovazione, trasformazione e cambiamento, proponendo nel panorama italiano, negli ultimi decenni, il cosiddetto modello-Milano. Il libro presenta le modalità e le caratteristiche che questo modello propone e al contempo evidenzia quali possibili criticità e problematicità questo nuovo rinascimento urbano può creare.